domenica 17 febbraio 2019

Prima le (canzoni) italiane

Leggo di una proposta di legge della Lega che è già nella leggenda. Sanremo, dopo il Festival la proposta di legge Lega: “In radio una canzone italiana ogni tre” Una proposta tanto intelligente quanto utile per risolvere i problemi del popolo. Perché se non arrivi alla fine del mese, ma in radio senti più musica italiana, la vita ti sorride. Ma sorgono dei dubbi. Le canzoni di Mahmood ed Eugenio Finardi, che hanno un genitore straniero, valgono metà o uno? Sì anche Eugenio Finardi è mezzo extracomunitario, ma i leghisti continueranno ad ascoltarlo perché sua madre era americana e bianca. Ma poi smetteranno perché è comunista, lui, non la madre. Ma poi continueranno perché non sapranno mai né l'una né l'altra cosa. E quelle in italiano cantate da stranieri, tipo "Furia cavallo del west" sono straniere o italiane? E quelle in inglese cantate da italiani? E quelle in inglese cantate da italoamericani? E quelle cantate metà in italiano e metà in inglese, da un italiano e da uno straniero? Chi controlla? Assumiamo mille esperti per il monitoraggio, dotati di pallottoliere e cuffie? Sicuri sicuri che Sfera Ebbasta porti più benefici alla cultura italiana dei King Crimson? I conti li possiamo fare usando i numeri arabi o inquinerebbero le statistiche, rubando il lavoro ai numeri italiani? Non so se riuscirò a ritrovare il sonno, con tutti questi dubbi. E voi?

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