Ne avevo una uguale, precisa, comprata negli anni '80.
La comprai da Croci, un tizio che aveva una stupenda bancarella al mercato di Varese: vendeva ciò che ora chiamiamo band merchandising.
La sfoggiavo con la tipica baldanza dell'adolescente metallaro, schierato dalla parte dei buoni, non di quei fighetti "paninari" che ascoltavano Radio Deejay e si vestivano tutti uguali come robottini.
(All'epoca ero molto convinto di stare dalla parte dei buoni. Poi sono diventato grande, e ho scoperto che avevo ragione, ma i buoni erano più numerosi di quelli che conoscevo all'epoca, che per altro sono rimasti nel mio cuore, e su alcuni, che giudicavo mammolette perché non usavano la chitarra elettrica distorta, mi sbagliavo di grosso).
Con quella maglietta andai al Monsters of Rock del 1991, e mi fermarono in tanti per dirmi che avevo una gran bella maglietta. Uno mi propose di scambiarla con la sua appena comprata. Sì, quel coglione era già ubriaco quando mi fece questa proposta del piffero.
Quella maglietta oggi mi potrebbe servire da manicotto, se ce l'avessi ancora. Invece, proprio perché non mi stava più, la regalai. Alla mia ragazza dell'epoca. Le faceva da miniabito.
--------
Ero un po' combattuto se ricomprarla. Ma alla fine ho preso la decisione più razionale, quella che ci si aspetta da un ingegnere quarantottenne.
Arriva la settimana prossima.
--------
Oggi apro Facebook e scopro che è il compleanno del mio adorato Bon Scott. Si vede che l'ho trascurato un po' nell'ultimo periodo e allora ieri mi ha ricordato che nell'Olimpo dei miei cantanti preferiti, anzi dei miei artisti preferiti, lui sta al posto d'onore, quello più vicino al bar. E che almeno il giorno del suo compleanno vuole un po' di attenzioni.
Nessun commento:
Posta un commento